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"Chi ha paura del www? Io credo che siamo in tanti"

Ma chi ha paura del www? Perché tanta diffidenza e tanta preoccupazione nel precipitarsi ad affermare che Internet non è, piuttosto che ammettere che sì, Internet è informazione, scienza, tecnologia, letteratura, arte, ideologia, e soprattutto, idee? E la cultura, cos’altro è se non l’espressione dell’uomo?

Il linguaggio e la comunicazione, ovvero quella forma di trasmettere messaggi e concetti che sono alla base del vivere umano e del rapportarsi con gli altri socialmente, da Internet è stato modificato e sviluppato attraverso uno strumento che ha permesso maggiori possibilità individuali che prima non si pensava fossero nemmeno possibili. Le chat lines, prima e le web communities successivamente ma in forma forse più silenziosa perché meno esposte ai riflettori dei media, anche se in maniera sicuramente più vigorosa, hanno permesso l’espressione di idee, di pensieri, di sentimenti ed emozioni ad una vasta popolazione mondiale. Basti pensare che MSN e Pegacity hanno ancora un bacino di utenza enormi al loro interno e non accennano a diminuire gli accessi alle loro piattaforme.

I web-logs hanno raccolto l’eredità delle web communities, modificandone, sviluppandone, se vogliamo, la potenzialità individualistica, e favorendo la nascita di “personalità digitali” (troppo riduttivo definirle semplicemente “personaggi”) che stanno, lo si voglia riconoscere o meno, occupando un posto importante e di rilievo sulla scena multimediale, e che presto o tardi dovranno vedersi riconoscere il proprio ruolo di centralità e di originalità.

E’ stato aperto un “Osservatorio della Scrittura Mutante”,( www.trovarsiinrete.com) per monitorare le modificazioni e le evoluzioni che il linguaggio e la scrittura attraverso la rete hanno e continueranno ad avere da qui in avanti, e sintomatico è il fatto che al di là di lavori bellissimi e unici nella loro poliedricità, al concorso appena chiuso recentemente promosso proprio dall’Osservatorio, sia stato premiato al secondo posto ex-equo, proprio un web-log (blog). Il linguaggio e la parola scritta, unita all’immagine digitalizzata, alle nuove tecnologie, acquista così un valore intrinseco che parte dalla sperimentazione, per confluire nella contaminazione e nell’evoluzione più pura.

Su Splinder, nota piattaforma di grande successo che raggruppa il più elevato numero di web-logs italiani, si è recentemente aperto un “blog” scritto a più mani da artisti, scrittori e giornalisti, sotto la guida calibrata e molto attenta dello scrittore, poeta e pittore Gianruggero Manzoni. Riflessioni sul vivere dell’uomo, sull’impegno politico e sociale, sulla natura stessa dell’Arte e del creare arte. ( http://gianruggermanzoni.splinder.it )

Internet pertanto, è un fatto culturale, che ha cambiato e continuerà a cambiare la vita e le abitudini, ma anche le possibilità e le aspirazioni degli uomini, permettendo ad una più vasta popolazione di esprimere il proprio pensiero, in piena sintonia con il cogito ergo sum di cartesiana memoria .

All’epoca delle radio libere, molti furono coloro che gridarono allo scandalo e all’anarchia, e con l’avvento della televisione privata e commerciale, tanti furono i commenti allarmistici, che risultarono poi sfatati dall’evidente competitività e pluralità di talenti e proposte mediatiche. Lo stesso avverrà anche per l’informazione e la divulgazione di pensiero e arte attraverso Internet. Ma del resto, dall’epoca del “sao ko kelle terre”… anche la lingua Italiana di strada ne ha fatta…

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