Mentre il mondo è scosso dalle proteste contro le vignette satiriche su Maometto, giudicate dai più di cattivo gusto, e riprese da molti giornali, anche italiani, in Iran una giovane giornalista è stata arrestata per un articolo satirico contro il Presidente della Repubblica e contro la Rivoluzione islamica e rischia la pena di morte.
Si tratta della giornalista Elham Foroutan, 19 anni, collaboratrice della rivista Tamaddon Hormozgan, settimanale pubblicato a Bandar Abbas ed arrestata insieme ad altri sei redattori della rivista, le cui pubblicazioni sono state sospese.
Elham Foroutan è colpevole di aver paragonato la rivoluzione islamica al virus dell'Aids, ''arrivato in Iran nel 1979'', l'anno della rivoluzione khomeinista. ''Rendiamo pubblica la lotta all'Aids, l'ex presidente "riformista" così si intitola l'articolo in cui Mohammad Khatami viene descritto come ''un rimedio che ha permesso la diffusione del virus'', mentre l'attuale presidente Mahmoud Ahmadinejad è ''il virus in prima persona'', i Pasdaran, l'Autorità Giudiziaria e il Ministero dell'Intelligence sono definiti ''centri di diffusione'' del contagio.
La Foroutan è stata accusata di aver insultato il fondatore della Repubblica Islamica e rischia ora la pena capitale. Il Ministero della Cultura e per l'Orientamento islamico ha annunciato l'imminente chiusura di 70 testate che "non rispettano i valori della Rivoluzione ed esprimono concetti contrari ai principi dell'Islam" .
Questo fatto dimostra che la lotta per la libertà di espressione e di stampa non contrappone il mondo islamico a quello cristiano-occidentale ma coinvolge in prima linea anche i giornalisti dei Paesi islamici che, come Elham Foroutan hanno, oggi, diritto e bisogno della solidarietà della stampa libera di tutto il mondo.