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Il comunicato stampa. Lezione 2: realizzare un testo "perfetto"

Ricevere un comunicato ben scritto, che non necessiti più di 4/5 minuti per le correzioni e il cambio di tempo verbale, è il sogno di ogni giornalista. Quando si scrive, ci si deve sempre mettere nei panni di chi riceverà il nostro messaggio. Il giornalista è uno che vive la dimensione temporale come una spada di Damocle sospesa sulla testa. Meno tempo riusciamo a fargli perdere nel mettere mano al nostro comunicato, più possibilità avremo di vederlo pubblicato. Ora e in futuro.
Qualche consiglio per scrivere un buon testo? Eccone 7.

1) Attenzione alla sintassi! State scrivendo a un giornalista, scegliete un linguaggio giornalistico. Meglio se la costruzione della frase riprende la semplicità di quella americana: soggetto + verbo + complemento oggetto + complemento di tempo + complemento di luogo + (in caso) altri complementi. Può sembrare un’ovvietà, ma non lo è!

2) Pochi aggettivi. Uno scrittore con poca dimestichezza col linguaggio giornalistico cadrà sempre nella trappola dell’“aggettivo ricco, mi ci ficco!”. Scordatevelo! Non state scrivendo poemi epici, state semplicemente avvertendo che c’è qualcosa di nuovo nell’aria. Il succo del vostro comunicato dev’essere più o meno questo: “Ehi, hai mai sentito parlare di questo nuovo prodotto (o questa nuova iniziativa)?”. Il vostro comunicato dev’essere un suggerimento, mai un grossolano tentativo di vendita. A nessuno piace leggere una sfilza di aggettivi che gridano quant’è bello il vostro prodotto o quant’è nobile la vostra iniziativa. Siate asciutti! Se un prodotto o un’iniziativa sono buoni, si vendono da soli.

3) Niente ripetizioni. Per lo stesso principio di essenzialità, cercate di evitare le ripetizioni. Rallentano il filo del discorso ed è molto difficile usarle senza apparire ridondanti. La ripetizione è un lusso che solo i veri scrittori si possono permettere.

4) Gerundio? No grazie!. Limitate l’uso del gerundio, anzi meglio ancora evitarlo del tutto, soprattutto nelle frasi di apertura. I gerundi lasciateli agli avvocati. Voi dovete essere diretti, chiari, onesti.

5) Non spezzare le parole. Sarebbe preferibile non spezzare le parole per tre motivi: primo, il discorso dev’essere fluido; secondo, graficamente una parola spezzata stona e terzo, bisogna saper sillabare.

6) Frasi brevi. Evitate di usare frasi lunghe, altrimenti chi vi legge si perderà prima di arrivare alla fine. Una frase di 2, max 3 righe permette al vostro lettore di non perdere il filo.

7) Essere come compositori. Scrivere un testo è come scrivere una canzone. Le parole sono note messe in fila su di un foglio bianco. Per capire se il vostro comunicato ha il giusto ritmo, rileggetelo, magari ad alta voce. Leggere a voce alta permette di uscire dallo spirito di creazione ed entrare nell’ascolto. Potreste anche farvelo leggere o farlo correggere a qualcun altro. Se avete paura di non riuscire a riprendervi dalle critiche, rileggetelo voi stessi due o tre giorni dopo averlo scritto. Il tempo trascorso vi permetterà di avere la mente distaccata per vederlo con altri occhi. Potreste trovare errori che prima non avevate notato!

Qualche esempio di comunicato stampa?
Ne trovate parecchi nel sito http://www.nelweb.biz/, di cui posto qualche esempio ben fatto.
AutoDesk: http://www.nelweb.biz/comunicati/hi-tech/autodesk-sponsorizza-asknature.html
Bormioli Rocco: http://www.bormioliroccoprofessional.com/ita/comunicazione/comunicati.jsp
Snom: http://www.nelweb.biz/comunicati/telecomunicazioni/snom-gratis-lintegrazione-tra-telefono-voip-e-outlook-con-flexor-cti.html

(leggi la prima puntata sullo speciale del Comunicato Stampa)

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